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Il Bello della Diretta o l’Asse di Variazione

Asse di variazione – da panico per coronavirus a terrore panico del crollo dell’economia. Enormità di un problema. Mi sembra che il governo Conte (forse come avrebbe fatto qualsiasi altro governo) nel rimettere la questione alla coscienza di altri liberi di decidere, a loro discrezione, in merito, si sia un po’ lavato le mani (eufemismo) dalla responsabilità di stabilire precise disposizioni (chiusure) a tutela della salute di chi lavora nelle industrie: operai. Che nella maggior parte dei settori sono impegnati in attività per le modalità ed esigenze delle quali non possono evitare il gomito a gomito, il contatto ravvicinato tra loro o con attrezzi e materiali trattati in comune. E nella stragrande maggioranza, lavorano nella stessa fabbrica, cantiere, industria, in una pendolarità da diversi comuni, spesso significativamente distanti tra loro e dal luogo di lavoro (e qui si apre il fuoco d’artificio, dai contorni simili al sorriso di un emjoi, del modulo di autocertificazione personale, conditio sine qua non). Paura del Sistema? (urlo della folla: “Sììììì”). Ancora a chiedere al Sistema di essere super partes? Come chiedere ad un daltonico di preparare una mazzetta colori. Il problema, grosso, multilama a centomila tagli, è rimasto, rimane da affrontare. Avremo un altro esempio di buona amministrazione? “Anche la Speme, | ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve | Tutte cose l’obblio nella sua notte.“ “Via dai pazzi sepolcri”, almeno per l’espace d’une nuit, è sembrata la quasi commossa chiosa della diretta. Senonché, ecco che si riaccende la lampadina di Eta Beta, sgranocchiamo una pallina di naftalina sempre pronta sul comodino e, flàafff, prende luce la pretesa, il sospetto, legittimo, da figlio del Paese, che ai governi non spetti mai il diritto, anche per una sola notte, a sonni tranquilli. Potrà più il veloce crollo della caramella da banco o la lenta agonia dei figli dell’Industria Pesante? E se chiederemo che le nostre vite superino in importanza l’economica ragione, beh, vuol dire che fin lì avremo avuto come guida la Cieca di Sorrento..