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Lele (Samuele) Cerri, viareggino classe 1947, si diploma nel ‘66 a Firenze in Cartellonismo Pubblicitario. Nel 1969 si trasferisce a Roma per iscriversi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’ Amico. Resa nulla la domanda d’iscrizione da cavilli burocratici, per non perdere un anno accademico si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma partecipando però, come uditore, anche a parte delle lezioni  e ai seminari della Silvio D’Amico dove da quell’anno insegnano, tra gli altri, i giovani Luca Ronconi e Mario Missiroli. Entra nel frattempo nel giro dell’Avanguardia Teatrale che fa ancora capo a Carmelo Bene. Si diploma in Scenografia nel 1974. Accantonata molto presto l’idea di una carriera da scenografo, dipinge e scolpisce senza però partecipare a rassegne o mostre se non quelle nell’ambito strettamente interaccademico romano interagendo sovente anche con l’Accademia di Belle Arti Americana di lungotevere Mellini. Sono gli anni gloriosi e dinamici delle sperimentazioni, gli anni larghi ed esplosivi delle Cantine romane, del Beat72, capostipite dei teatri Off.

Dal giugno 70, Cerri ha già iniziato a prendere parte come attore ai primi spettacoli di gruppi sperimentali e cooperative teatrali della capitale. Partecipando a un totale di 27 diversi lavori, per tutti gli Anni 70 fa parte degli organici del teatro Alberico, una delle sedi principali dell’Avanguardia Teatrale romana di quel tempo, militando come attore nel Gruppo Odradek di Gianfranco Varetto, con interventi nel Patagruppo di e con Rosa di Lucia e Bruno Mazzali. Come autore-attore prende parte a varie performance e al “Crazy Freud” prodotto da Donato Sannini , tra tutti, e stringe sodalizio, anche collaborando marginalmente alle loro attività, con Leo De Berardinis e la più grande presenza femminile del teatro d’avanguardia italiano: Perla Peragallo.

Alla fine degli anni settanta, mantenendo anche le altre attività, entra a far parte del cosiddetto teatro ufficiale nelle compagnie di Tino Buazzelli, di Renzo Giovampietro, con i quali affronta Balzac, Apuleio, Goldoni, Shakespeare. Lavora anche con Paolo Poli e col Teatro Stabile di Torino per il quale prende parte a ‘La Guerra’ di Goldoni per la regia di F. Liberovici e la direzione artistica di Mario Missiroli. Negli stessi anni lavora in un film con Liza Minnelli, “Nina”, per la regia di Vincente Minnelli e in “The day Christ died”, girato in Tunisia per la 20th Century Fox.

Unico cantante jazz della sua generazione, ha intanto formato un gruppo con i migliori giovani jazzisti romani ed ha residenze fisse nei principali jazz club di Roma. E’ recensito dalla rivista Musica Jazz come unico rappresentante maschile del jazz vocale italiano, partecipa in diretta a speciali radiofonici e televisivi a lui dedicati. Nel giugno 1981 è ospite speciale di Pop Corn, un programma di spicco Fininvest che tratta di musica di tendenza e non. L’estate di quell’anno lo vede in tour con il gruppo. Nel giugno 1982, Ernesto Assante,  critico musicale e autore di programmi radiofonici di settore, lo chiama in Rai dedicandogli i 60 minuti in diretta di una puntata del suo programma “L’altro suono”. In agosto dello stesso anno, ha una sua serata al Festival Jazz che si tiene all’Isola Tiberina di Roma. Trasferitosi a Milano nel 1983, sono molte le serate allo storico Ponte di Brera e all’Empire Jazz Club, con Renato Sellani e giovani jazzisti. Nel 2012 partecipa con tre serate al La Spezia Jazz Festival. Nel 2013 è presente in una serata benefica All Jazz Star Ti presento Gillian, al Teatro Civico di La Spezia ed è presente al Tuscia in Jazz festival di quell’anno.

A Milano, dopo alcune partecipazioni a lavori di prosa televisivi e radiofonici Rai e varietà Fininvest, inizia le sue attività di conduttore e autore di programmi radio e di canzoni. Scrive una trentina di testi per canzoni che vengono incise da Mina, di tre delle quali è autore anche della musica. Nell’87, inizia la sua collaborazione di dodici anni  con la RAI come autore di un programma radio condotto da Mina con la quale collabora tuttora e  della quale ha curato il sito ufficiale di cui ha ideato alcune sezioni e  scritto tutte le introduzioni.

Alla fine degli anni 90 accetta di prendere parte ad alcune collettive con suoi lavori di grafica ed installazioni e successivamente di presentare in alcune personali i suoi lavori di scultura e di pittura. Ha collaborato con un suo corsivo alla giovane rivista letteraria indipendente Ciminiera, per circa due anni, e con il gruppo BAU, un ensemble d’artisti con sede a Viareggio che lo ha invitato a partecipare alle proprie attività.

I’ll be seeing you – Audio Registrato 4 luglio 1994 – PDU Recording Lugano   Lele Cerri con Danilo Rea (piano), Massimo Moriconi (cbs), Ellade Bandini (batt) tecnico del suono ripresa e mix Carmine Di

 

Good Morning Heartache marzo 2018

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